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11 aprile 2021L'Atalanta espugna il 'Franchi' 3-2 e risponde a Juventus e Napoli che avevano allungato nel pomeriggio. Gli orobici confermano il quarto posto a un punto dai bianconeri e con due punti di vantaggio sui partenopei in questa trentesima giornata che ha visto vincere tutte le prime sette. I viola si mangiano le mani per la rimonta sprecata (da 0-2 a 2-2) e si consolano perché il margine sulla terz'ultima resta comunque di 8 punti.

Consueto 3-5-2 per Iachini, con Caceres e Biraghi esterni e Vlahovic e Kouamé punte. Difesa a quattro per Gasperini, terzini Toloi e Gosens, davanti ci sono Malinovskyi (vertice basso), Muriel e Zapata. I nerazzurri fanno la partita fin dai primi minuti e la sbloccano abbastanza in fretta. Corner di Malinovskyi e imperioso stacco di Zapata, perso dalla difesa (13'). Ancora su corner, il pericolo stavolta lo porta Gosens. Poi Dragowski arriva sul destro al volo in diagonale di Zapata. Un colpo di testa di Caceres, di poco fuori misura, su calcio piazzato si rivela un fuoco di paglia, i viola non decollano. Superlavoro ancora per Dragowski, che si oppone in uscita a Zapata liberato da Pasalic. Il colombiano si rifà al 40', quando finalizza l'assist di Malinovskyi e manda l'Atalanta all'intervallo col doppio vantaggio.

Gli orobici ripartono di gran carriera. Zapata, in versione assistman, gira verso la porta e Pasalic non arriva per un soffio. Al 57' si accende la miccia che accende una partita che sembrava chiusa. Rimessa laterale rapida della Fiorentina con Vlahovic che serve Biraghi, cross dell'esterno per Caceres che fa la sponda per lo stesso Vlahovic, pronto a insaccare. Dragowski tiene vivo il match con una prodezza su Toloi, liberato dalla sponda di Djimsiti su azione d'angolo. La Viola ringrazia il suo portiere e completa la rimonta con un rapido contropiede (66') mosso da Kouamé e concluso da Vlahovic. Nemmeno il tempo di esultare e l'Atalanta rimette il naso avanti. Ilcic (subentrato a Malinovskyi poco prima del 2-2) semina lo scompiglio in area, Martinez Quarta tocca col braccio. Lo stesso sloveno va sul dischetto (70') e realizza. Il colpo del ko lo mancano Pasalic e Gosens sul cross basso di Maehle (subentrato a Muriel); ancora Pasalic con una conclusione dal limite che termina a fil di palo; clamorosamente Zapata, lanciato da Ilicic davanti a Dragowski che lo ipnotizza. Errori che costano qualche istante di apprensione nel recupero, ma nulla più.